Postura e portamento, se per il primo termine siamo fin troppo informati (o bombardati di informazioni) del secondo – il portamento – si sa ben poco. Spesso il termine portamento viene relegato ad una realtà di altri tempi.
In realtà oggigiorno il termine postura – buona o cattiva che sia – viene utilizzato indistintamente, ma come scopriremo in questo articolo postura e portamento non sono sinonimi.
Vediamo la definizione per questi due termini che troviamo sul vocabolario della lingua italiana:
Postura: è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei. La postura può essere: in stazione eretta, da seduto, in decubito.
Portamento: modo di atteggiare la persona, soprattutto nel camminare e nel muoversi.
Salta subito all’occhio la principale differenza: la postura indica un qualcosa di fermo e fisso, mentre il portamento denota movimento. Alla luce di ciò possiamo dire che postura e portamento sono le due facce della stessa medaglia. Infatti anche quando siamo apparentemente immobili, come da seduti, non siamo mai veramente fermi. Il semplice atto di respirare genera movimento nel corpo.
La postura naturale è un’attività sciolta e dinamica.
Lavorare e migliorare il proprio portamento, come ancora oggi si crede, non ha solo una valenza estetica. Estetica fortemente influenzata dai modelli che la Moda e la TV ci offrono quotidianamente.
Migliorare la propria postura e il proprio portamento è una forma di prevenzione, e in presenza di dolore psicofisico un valido aiuto al proprio benessere. La postura è una forma, il portamento una qualità
Lo scheletro umano è una struttura instabile, le nostre ossa non sono come un blocco di mattoni sovrapposti uno all’altro: se lasciato a se stesso, abbandonato alla forza di gravità, lo scheletro crolla semplicemente, sono i nostri muscoli posturali a tenerci su, non lo scheletro!
La nostra stabilità, il nostro equilibrio, la otteniamo attraverso una sorta di equilibrio instabile.
Gli insegnanti del Metodo Alexander hanno sempre evitato la parola postura per descrivere la tecnica elaborata da F. M. Alexander. Questo perché per cultura tendiamo ad associare alla parola postura una posizione fissa e “idealmente corretta” del corpo. La postura non è una posizione.
Non solo non è una posizione, perchè la postura non riguarda solo il tuo sé fisico. La postura riguarda la connessione tra la tua mente e il tuo corpo, la connessione tra come pensi e come ti muovi. Quindi, al posto della parola postura, gli insegnanti di Tecnica Alexander preferiscono usare la parola portamento.
Per funzionare al meglio, abbiamo bisogno di essere liberi e flessibili in tutte le nostre articolazioni. È la qualità che avevamo da bambini piccoli e le lezioni nella Tecnica Alexander possono riportare tutto in modo che funzionino al meglio senza abitudini posturali che interferiscano con le nostre attività.
Dicono che una foto vale più di mille parole…
Queste immagini mostrano bambini piccoli che non hanno ancora perso il loro equilibrio naturale e la loro energia. Si muovono con leggerezza e tutto ciò che fanno sembra eseguito facilmente e senza sforzo. Siamo stati tutti così a quest’età (prima di iniziare a copiare gli adulti):
Dopo i tre anni, la maggior parte di noi nella cultura occidentale inizia a perdere questa abilità inconscia. Il 97% degli adulti perde il loro equilibrio naturale ed è quindi raro incontrare uno dei 3%!
Con l’aiuto di un insegnante esperto possiamo diventare prima di tutto consapevoli di ciò che stiamo facendo a noi stessi e successivamente possiamo imparare ad invertire tutto ciò, in modo che da rendere il nostro corpo più forte e riacquisire una leggerezza ed energia a lungo dimenticate. È un’opportunità per rendere la nostra vita più facile e più piacevole.
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