Uno dei principali elementi che disturbano la nostra postura e il nostro portamento sono le cosiddette spalle alte, un problema non solo estetico ma anche – e soprattutto – funzionale.
Molte persone infatti soffrono di dolori e contratture croniche al collo, alle spalle e alle braccia (polsi e mani inclusi) perché durante le ore di veglia mantengono costantemente le spalle in una posizione poco fisiologica, opposta alla direzione della forza di gravità. Questa condizione, con il passare degli anni, viene integrata a livello sub corticale; a questo punto la forza dell’abitudine renderà poco confortevole uno stato naturale di riposo dove le spalle vengono lasciate “naturalmente cadere” senza opporsi alla forza di gravità.
Questo atteggiamento di “resistenza” alla gravità è un problema legato all’uso di sé, e spesso la tendenza è quella di provare, mediante esercizi, a forzare le spalle nella posizione corretta… bisognerebbe intanto capirsi su cosa si intende per “postura delle spalle corretta”. Ma come abbiamo visto l’atteggiamento abituale (tenere le spalle alte) è ormai stato “sovrascritto nel nostro sistema operativo”… non ha quindi molto senso tenere le spalle basse, perchè alla prima distrazione torneranno dove loro si sentono “più comode”.
Il lavoro di F. M. Alexander non è direttamente orientato “alla buona postura”, bensì questo è uno degli “effetti collaterali” derivanti del lavoro. Il principio cardine della Tecnica Alexander ruota attorno al concetto di uso di sé, ovvero quel processo che prevede una riflessione consapevole precedente l’approccio ad una qualsiasi attività, processo mediante il quale i messaggi vengono proiettati dal cervello alle varie parti del corpo con l’esatta quantità di energia necessaria per svolgere una particolare azione.
Postura del militare
Fin da piccoli siamo stati condizionati a sedere, dormire, camminare e in un certo modo, nel “modo corretto”. Quante volte ci hanno ripetuto di “stare seduti dritti” o tenere il “petto in fuori e le spalle in dentro”? Queste idee sono in realtà controproducenti e non corrispondono a come naturalmente i nostri antenati sedevano, si alzavano e si muovevano. Il risultato? Mal di schiena lombare, problemi alle spalle e al collo, stress etc…
Se guardiamo una illustrazione del cingolo scapolare possiamo notare che le spalle sono leggermente orientare in avanti, non sono “chiuse e piatte”.
Non interferire con la naturale struttura del corpo e capire come e dove naturalmente il corpo “vorrebbe stare” è molto importante per apprendere i processi del movimento naturale. Un atlante anatomico può essere utile; certo dopo anni di “cattivo uso” è molto probabile che il nostro corpo non sarà proprio contento (e capace) di assumere una posizione fisiologicamente ottimale come quella descritta sui libri. Anzi molto probabilmente farà i capricci, la posizione naturale sarà vissuta come faticosa e poco comoda.
Un ulteriore fattore che contribuisce a bloccare le spalle in alto è la tendenza in molte persone a comprimere il tratto cervicale, quelle che F. M. Alexander chiamava “testa in dietro e verso il basso”.
Le informazioni contenute in questo sito non devono essere considerate consigli medici. Questo sito non è né può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio.
Se credi di essere in una condizione che richiede le cure mediche, per favore rivolgiti ad un medico.
Qualunque utente applichi i dati pubblicati in questo sito lo fa sotto la sua diretta ed unica responsabilità.